Il blocca porte CMF soddisfa appieno quanto previsto dal punto 11.5.1della UNI 10411-1/2. Il dispositivo evita che le porte di cabina vengano aperte accidentalmente dai passeggeri, bloccando la corsa dell’impianto e creando un dislivello tra il piano della cabina e il piano del fabbricato.
Le porte di cabina in un impianto manuale sono azionate manualmente dal passeggero e sono monitorate con contatti che segnalano l’apertura delle porte stesse, togliendo la manovra dell’impianto qualora venissero aperte con l’ascensore in marcia.
Quando questo accade, l’ascensore viene bloccato in qualunque posizione esso si trovi.
Le recenti prescrizioni in materia di sicurezza pretendono che le porte di cabina di un ascensore manuale debbano restare chiuse e che sia impedito il loro sbloccaggio sino a quando l’ascensore non si sia fermato normalmente perché arrivato perfettamente al piano. Ciò al fine di evitare l’eventualità in cui si venga a creare un dislivello tra il piano della cabina e il piano del fabbricato, possibilità concreta qualora le porte di cabina venissero aperte nella zona di sbloccaggio porte con l’ascensore ancora non completamente allineato al piano.
Dato che la normativa prevede che la zona di sbloccaggio porte sia consentita nella misura di 10 centimetri sia sopra che sotto il piano, nel caso appena illustrato si verrebbe a creare un dislivello tra il piano del fabbricato e il piano della cabina, circostanza che potrebbe essere d’inciampo o di caduta per un eventuale successivo passeggero.
Come funziona il blocca porte CMF
Il blocca porte (A) è composto da vari leverismi che comandano una piastra metallica (D). I ganci metallici (F) devono essere applicati sulla parte esterna delle porte di cabina. Il collegamento tra il dispositivo per il blocco delle porte di cabina (A) e l’elettromagnete per il comando del pattino retrattile (Z) è composto da un cavo metallico inserito in una guaina (G) e da due fermi metallici (H).
Il meccanismo è direttamente azionato dall’elettromagnete – o dall’elettropattino – per il comando del pattino retrattile tramite il collegamento meccanico flessibile (G). Questa caratteristica offre la certezza che, con l’ascensore in marcia, la piastra di blocco si trovi nella posizione di blocco rendendo impossibile l’apertura delle porte. Al contrario, con l’ascensore fermo al piano, la piastra di blocco si trova nella posizione retratta, rendendo quindi possibile l’apertura delle porte.
Il dispositivo viene montato all’esterno della cabina nello spazio della soglia, in una zona non accessibile al passeggero impedendone così un’eventuale manomissione.
Inoltre, il sistema CMF non necessita di alcun collegamento elettrico